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Archivio mensile:marzo 2011

IMMAGINI DEL 17 MARZO 2011

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Riflessioni e proposte all’indomani della manifestazione del 13 febbraio.

Comitato promotore “Se non ora quando” di Reggio Emilia

COMUNICATO STAMPA

Dopo la grande manifestazione “Se non ora quando” che si è tenuta anche a Reggio  Emilia come in moltissime piazze d’Italia il 13 febbraio scorso, il Comitato promotore reggiano ha promosso una assemblea pubblica nei giorni scorsi che ha registrato una ampia partecipazione. L’iniziativa si è tenuta il 17 marzo, giornata di festeggiamenti per i 150 anni dell’Unità d’Italia, presso il Centro sociale Catomes Tot. Una scelta di calendario non casuale che investe un nuovo profilo identitario nazionale all’altezza delle sfide europee e globali e si sostanzia in una nuova visione di società, capace di rimuovere discriminazioni e disuguaglianze, di cui la questione femminile rappresenta il cuore e il motore di sviluppo. Il Comitato promotore della giornata del 13 febbraio ha sentito la responsabilità di non fermarsi a quella occasione, ma di tradurre le molteplici voci che anche lì hanno chiesto di non dissolversi e di trovare nuovi riferimenti.

L’assemblea del 17 marzo era aperta a tutte le donne interessate e agli uomini disposti a ridiscutere profondamente approcci e visioni del modello attuale di società. Gli esiti di questa iniziativa sono stati significativi e importanti: quasi un centinaio di persone, nonostante il pomeriggio festivo e la concomitanza di molte altre iniziative in città, sono intervenute. Si sono registrate presenze significative come la Rete reggiana degli Studenti Medi, e hanno partecipato esponenti e portavoci di comitati, gruppi e associazioni come Donatella Chiossi (Comitato Alta Voce), Ethel Carri ( ass. Nondasola), ecc. che hanno portato all’assemblea diversi punti di vista e riflessioni.

Dalla assemblea è uscita la necessità di moltiplicare i luoghi di scambio e della relazione sui diversi territori della provincia e non solo nel capoluogo; luoghi aperti principalmente tra donne, ma anche al confronto con un maschile che s’interroga su un radicale cambiamento del modello sociale. L’obiettivo è quello di oltrepassare “i salotti”e – pur continuando a impegnarci nei gruppi, movimenti, comitati, così come nelle organizzazioni politiche, sindacali – restituire centralità alla visione strategica delle donne sulla qualità delle relazioni, degli spazi e dei tempi della società.

La proposta delle reti di donne che si riconoscono nel movimento del “Se non ora quando” è globale e coincide con una progettazione sociale e una visione alternativa a interessi parziali, corporativi o settoriali.

Alcune giovani studentesse hanno proposto di stilare una bozza di manifesto d’intenti da far girare sui territori, nelle periferie e nei distretti, mentre varie voci in assemblea hanno sottolineato la necessità di mantenere in rete e comunicazione organizzativa esperienze già avviate in diverse parti della nostra provincia e non solo nel capoluogo, come contributo strategico anche per una nuova visione di democrazia effettivamente paritaria e partecipata.

Non si tratta pertanto di moltiplicare esperienze associative o di reti informali a ciò che già si è sviluppato in questi anni, ma di sperimentare luoghi di relazione e di ascolto sui territori, raccogliere e tradurre urgenze, bisogni, aspirazioni e di condivisione tra il pensiero femminile e il maschile. Non è più possibile rimandare una rivoluzione culturale assolutamente attuale che traduca le pratiche del pensiero femminile plurale e della differenza, tentando di modificare radicalmente culture politiche e organizzative ancora orientate sulla competizione, sulla privatizzazione e sullo sfruttamento di risorse, servizi e beni comuni. Il confronto è ora assolutamente necessario sul piano intergenerazionale, sui linguaggi comunicativi, sugli strumenti e modalità operative e di relazione che vanno progettati e, laddove necessario, ripensati insieme coinvolgendo anche le sperimentazioni realizzate da molti anni sulla libertà e sulla dignità femminile, sul pensiero della differenza.

Reggio Emilia, 22 marzo 2011

 

 
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ASSEMBLEA APERTA GIOVEDI’ 17 MARZO 2011

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Comunicato Stampa

Se non ora quando?

13  febbraio 2011- 17  Marzo 2011: C’eravamo, Ci siamo, Ci saremo!

Il 13 febbraio scorso tantissime donne si sono date appuntamento in molte piazze d’Italia, con una grande voglia di esserci e di prendere la parola per difendere la propria dignità anche agli occhi del resto del mondo.

Le donne e tutti coloro che riconoscono essere questo il momento di una trasformazione profonda e irreversibile della politica e della società, si sono uniti a Reggio Emilia nella manifestazione “Se non ora ,quando?” in Piazza Martiri 7 Luglio.

Sono chiaramente emerse l’urgenza del momento e la determinazione a indicare alla politica e alle istituzioni questa volontà di cambiamento Richieste e manifestazioni di consapevolezza si intrecciano in tutto il Paese, nella percezione che il destino dell’Italia, dell’Europa e degli altri continenti sia coinvolto da un processo di profonda trasformazione, decisivo per le sorti di tutti, soprattutto in questo 150° anniversario dell’Unità d’Italia, alla quale, dal Risorgimento alla Resistenza e alla ricostruzione, le donne hanno contribuito in modo determinante, non godendo dell’adeguato riconoscimento.

In occasione dell’8 Marzo anche a Reggio Emilia, Città del Tricolore, si rendono necessarie riflessioni e risposte ad alcune domande emerse nella manifestazione del 13 febbraio

  • Perchè non è stato pienamente valorizzato l’immenso patrimonio di competenze e saperi delle   donne italiane? Come il punto di vista delle donne può essere uno dei pilastri rifondativi dei rapporti sociali e delle culture politiche ?
  • Perchè in un paese a bassa natalità, la maternità non è ancora acquisita come valore sociale ed è anzi spesso penalizzante per le donne?
  • Perchè ancora nel 2011 non esistono le stesse opportunità di accesso al lavoro, la parità salariale e le stesse possibilità di carriera tra uomini e donne?
  • Perchè il lavoro di cura non è riconosciuto come bene comune e come valore sociale, da condividere e da sostenere con adeguate politiche pubbliche?
  • Perchè in uno Stato bloccato dalla mancanza di ricambio generazionale, a tutti i livelli, si stanno dilapidando le energie e le risorse di intere giovani generazioni?

Queste e moltissime altre domande si pongono anche per la mancata attuazione dei principi della

nostra Costituzione, che oggi ci sentiamo impegnate a difendere dagli attacchi di questo Governo.

Il Comitato “Se non ora quandoaderisce pertanto alla manifestazione del 12 Marzo 2011 Invitando tutti coloro che si riconoscono in questi valori a tornare in piazza e a “rimetterci la faccia” E per non disperdere le risorse e la grande partecipazione dimostrata nel voler percorrere un cammino di ascolto, di elaborazione e di condivisione diamo appuntamento

nel pomeriggio del 1 7 marzo 2011 festa nazionale dell’Unità d’Italia per una pubblica assemblea a Reggio Emilia

Reggio Emilia,   7  Marzo 2011

S e non ora quando?

13 febbraio 2011 – 17 Marzo 2011 : C’eravamo, Ci siamo, Ci s aremo!

p.s. Comunicazione del luogo e dell’orario verranno dati prossimamente

 
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Pubblicato da su 12 marzo 2011 in Adesioni